La pillola prima della pausa estiva dovrebbe essere di quelle da meditare… Mi sembra, allora, che possa aiutare scrivere qualche riga sul silenzio. Se facciamo attenzione, oggi, nel mondo che abitiamo veloci e indaffarati, di silenzio ce n’è poco, se non pochissimo. Ed anche quando entriamo in un luogo sacro, come può essere una chiesa, il silenzio, spesso, non abita nemmeno lì, purtroppo… Ecco, il silenzio è qualcosa che va riscoperto nella sua più autentica natura perché, quando è silenzio vero, è potentissimo. Il vero silenzio, infatti, non è solo assenza di parola e di rumore ma, come scrive Romano Guardini, <<calma del pensiero, del sentimento, del cuore>>. Metterci in silenzio significa scegliere di spegnere tutto dentro di noi per restare in ascolto del nostro più intimo io per godere del riverbero di Dio che lì si fa trovare. Dio si fa trovare nel silenzio perché il silenzio autentico crea uno spazio sacro, uno spazio di ascolto in cui Lui può farsi sentire e dove noi possiamo ritrovarLo in pienezza. Il vero silenzio è ascolto profondo, è tornare alla sorgente della Vita dove trovare pace, apertura e disponibilità. Come dice bene il Guardini, il vero silenzio non è da confondersi col mutismo,<<non significa cupa inerzia, ignava indolenza. Il vero silenzio è vigile e pronto>>; vigile per cogliere la direzione in cui Dio chiama, pronto per rispondere alle ispirazioni dello Spirito senza trovare barriere.
Se riusciamo a fare esperienza di questo silenzio, non potremo più farne a meno. Come assetati, lo cercheremo contro ogni impedimento. A ben vedere, i luoghi abitati dal silenzio come spazio sacro sono luoghi che “sentiamo” colmi di un anticipo di Cielo, sono spazi in cui avvertiamo qualcosa che ci supera, avvolge, cura, culla. Sarebbe meraviglioso poter ritagliare nella nostra quotidianità a casa, in azienda, nei luoghi che viviamo, spazi di silenzio sacro per fare spazio a Dio e ritrovare in Lui il senso di ciò che siamo, viviamo e facciamo. Il silenzio aiuta a trovare la verità che abita in noi e la verità che abita la realtà. Non è un caso che il mondo faccia di tutto per disincentivare l’amore per il silenzio e si prodighi a riempire tutti i vuoti, anche quelli che potrebbero rivelarsi pieni di senso, se ascoltati con cuore sapiente. Sta, allora, a noi recuperare questo tesoro, crescere in familiarità con esso, esserne beneficiati e, quindi, testimoni.
In questo mese di pausa, prendiamoci tempo per fare esperienza di sacro silenzio. Alla volontà, uniamo esercizio quotidiano così da familiarizzare, poco alla volta, con questo speciale spazio di relazione con Dio. Se vogliamo, c’è un libro che può aiutare a entrare in questa logica e che affronta il tema mettendolo al centro di una trattazione sulla messa; è uno dei capolavori di Romano Guardini e si intitola Il testamento di Gesù. Fatevi un regalo e leggetelo.
Sarebbe bello ritrovarci a settembre, nel nostro S. Rosario del lunedì sera, condividendo qualche memoria dell’esperienza vissuta. Amen!
PS: purtroppo il programma con cui si scrive sul blog IO fa visualizzare di default tutte le lettere del titolo in minuscolo anche se, in fase di scrittura, sono state messe le MAIUSCOLE al posto giusto. Ad esempio <<Dio>>. Portate pazienza!

Mariachiara