La bellezza va piano. Per formarsi, svilupparsi, strutturarsi, qualsiasi cosa appartenga alla Creazione va piano. E andare piano è modalità che la società contemporanea ha perso. Indubbiamente, la meccanizzazione del lavoro e l’urbanizzazione hanno contribuito a velocizzare i ritmi che, prima, erano prettamente agganciati alla natura e, quindi, ne conservavano la cadenza. Eppure non è che abbiamo perso la capacità di andare piano. Abbiamo perso l‘abitudine ad andare piano tanto da arrivare ad aver interiorizzato un certo senso di colpa (che spesso si traduce in frustrazione verso noi stessi) quando le cose ci portano ad andare piano per forza.
Eppure la lentezza ha in sé qualcosa di sacro.
Si presta ad essere momento di contemplazione, tempo di riflessione che scende nel nostro io più profondo e che lavora nel nostro io più profondo. La contemplazione è, infatti, presupposto fondativo per la pace del cuore. E se la nostra contemporaneità non avesse bandito gli spazi di contemplazione dalla quotidianità, sono certa che sarebbe decisamente più in pace con se stessa. Il sociologo non credente Bauman aveva avvertito: la velocità del mondo moderno sfocerà in violenza. Ed anche il filosofo sud-coreano Byung-Chul Han lo ha ribadito nei suoi testi: venuto meno lo spazio della contemplazione (che viene anche dalla preghiera) l’uomo si è lasciato occupare il cuore da un ipertrofico ego narcisistico ed autodistruttivo. E la triste realtà è sotto i nostri occhi, quotidianamente.
Noi cristiani, però, almeno noi cristiani, dovremmo aver conservato la bellezza della contemplazione. E se non è così, abbiamo una grande tradizione che ce lo insegna e che ci invita a prenderci del tempo per stare in contemplazione di Dio e della Sua bellezza infinita. Ecco cosa è la notte di veglia che faremo in onore della Madonna, e della Sua festa, il prossimo 8 dicembre. È spazio di contemplazione. È tempo esclusivo che decidiamo di dedicare a noi, ma non per riempirci di noi in un processo auto-centrico, ma per riempirci di Lei e farci trasformare dalla Sua presenza. È questa la differenza tra la nostra fede e qualsiasi altra pratica che invita a prendersi e regalarsi del tempo per sé. Il tempo che il cristiano si prende per stare in contemplazione di Dio è tempo fecondo in cui avviene uno scambio reale, vero tra il mio io finito e Dio infinito, avviene un processo di comunione spirituale tra un essere fragile e limitato e l’Essere Onnipotente ed Onnisciente. Ecco perché mistici e santi stanno ore ed ore in contemplazione ed adorazione del Santissimo: da lì traggono la forza che non hanno, la sapienza che non possiedono.
Allora ci proviamo anche noi, la notte tra il 7 e l’8 dicembre a riscoprire la bellezza della contemplazione nella preghiera notturna con e per Maria.
Allora, ecco il mio invito: fermati e contempla. Amen!
COME FUNZIONA LA VEGLIA
Ci ritroviamo tutti insieme alle 22:00 del 7 dicembre al link https://meet.jit.si/fmt-xmgv-uvd per avvio della veglia e la lectio del sacerdote. Al termine della lectio, proseguiremo tutta la notte guidati dai tutor IO nella recita del S. Rosario.
Ci ritroveremo alle 8:00 del mattino tutti nuovamente per la chiusura della veglia con la benedizione finale.
PER ISCRIVERSI ALLA VEGLIA, INDICARE IL PROPRIO NOME NEL TURNO ORARIO PRESCELTO A QUESTO LINK
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1JX7CRprjN5tNFfkvzX2G83BWrOcGM5GdqTn4S570mNk/edit#gid=0
Vi aspettiamo!
1 Commenti
Nicolaa De Natale
Mariachiara ci sarò ❤️
1 December 2023