Ci sono frasi che ti vengono incontro al momento giusto. Questa ha fatto capolino questa mattina: discreta, discreta se ne è venuta fuori dalle pagine di un libretto sottile ma pieno di perle di saggezza dal titolo ‘La potenza del Nome’ di Kallistos Ware. E’ un libretto sulla preghiera di Gesù che attinge alla tradizione della spiritualità ortodossa e spiega la meravigliosa pratica dell’esichia, la preghiera della quiete grazie all’invocazione del nome di Gesù.
Ma torniamo alla nostra protagonista, la frase. ‘E’ un grande inganno immaginare che il tempo della preghiera debba essere differente da ogni altro, perché siamo ugualmente tenuti ad essere uniti a Dio mediante il lavoro, durante il tempo del lavoro, mediante la preghiera, nel tempo della preghiera’. Proprio così, come già insisteva San Paolo ‘Pregare senza interruzione’. Ma come è possibile??? c’è chi, tanto tempo fa, ha risposto così: ‘le mani al lavoro, la mente ed il cuore con Dio’. Oggi, nella fatica e complessità del lavoro quando c’è, ci aiuta moltissimo metterci in questa disposizione ed avere la mente ed il cuore con Dio. E chiamiamolo per nome, il nostro Dio, in ogni momento della nostra giornata, come un dolce sussurro di sottofondo. Chiamiamolo, Gesù, senza risparmiarci. La potenza del Nome, appunto.
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