Questa mattina, mentre scrivo per IO, insieme a me, ci sono Zoe, la mia fedele cagnolina tutta pepe, e Johan Sebastian… sì, lui, il maestro. Si chiama ‘speciale coccole d’inizio settimana’ e funziona come la carica di energia che danno i cioccolatini, quelli buoni, infilati uno dietro l’altro in bocca… Perché non è che tutti i periodi sono uguali, non è che siamo sempre in super forma, non è che siamo tenuti a essere sempre al massimo ma, questo sì, siamo chiamati ad aiutarci con tutti i mezzi buoni che abbiamo a disposizione per far brillare la luce che abbiamo in noi, quella che riceviamo gratis da Dio, ogni giorno, che non prevede bollette da pagare e fili da tirare. E’ vero, pare che, di questi tempi, qualcuno si stia impegnando particolarmente a fondo per spegnere la luce intorno e dentro di noi. E sembra, apparentemente, che le cose gli riescano particolarmente bene. Apparentemente. Perché, invece, non deve essere così. Non può essere così. Perché? Perché noi abbiamo molto da cui attingere per far vincere la luce che c’è in noi, per trasformare la realtà in cui siamo calati. E non potremmo essere più fortunati, in questi giorni. La Quaresima è proprio questo: un serbatoio infinito di energia e di vitamina pura, opportunità per scoprire che non c’è limite o dolore che non possa essere accompagnato, sostenuto e condiviso con Chi, prima di noi, ci è passato e mica alla leggera. Ed è meraviglioso, amici oranti! Perché da Quel dolore noi possiamo imparare che ce la possiamo fare, che non c’è male che ci possa piegare, non c’è oscurità che possa vincere, non c’è disperazione che possa piegare l’uomo che è agganciato alla storia personale di Gesù. E così, se riusciamo nell’aggancio, succede che riusciamo a riconoscere ogni giorno, intorno a noi, il segno della Sua presenza e a trarne quell’energia che aumenta i watt della Luce dentro per riflettere più luce fuori. Il paradosso mio personale, è che questo è sempre stato il periodo dell’anno liturgico meno attraente… La partecipazione alla Via Crucis è sempre stata una… via crucis, appunto, una fatica immane, un non-senso, a dirla fino in fondo. Non ci trovavo nulla di utile e, manco a dirlo, nulla di energetico. E, invece, almeno in questo, l’avanzare dell’età comincia a dare i suoi frutti. Non che venga liscia liscia, la cosa, mi serve sempre metterci un po’ di buona volontà ma… L’altra sera, in parrocchia, è successo un miracolo: eravamo quattro gatti (no, un po’ di più…diciamo 30) ma tra quei gatti c’erano almeno una ventina di ragazzi… adolescenti. Di venerdì sera. Alcuni con i capelli squinternati da una doccia fatta di fretta dopo un allenamento di calcio. E perché, mi chiederete, il miracolo? Perché l’anno scorso eravamo quattro gatti (no, un po’ di più… 6) e con i capelli per lo più bianchi. E sapete il miracolo a cosa è dovuto? Al fatto che c’è una persona speciale, in parrocchia da noi. Senza lavoro, con un marito invalido da qche mese a causa di un ictus, una creatura da mantenere e… una Luce dentro che spara fuori al massimo dei watt, contro ogni evidenza e senso comune. Eccolo, il miracolo: essere invertitori di tendenza o, se vi piace di più, conduttori di corrente divina. Aumenta i watt che hai dentro tu e li fa aumentare agli altri.
E allora, i compiti per una buona watt-Quaresima: agganciamoci alla corrente giusta, alimentiamo bene la nostra lampadina dentro e facciamola brillare a più non posso fuori. Obiettivo: mettere il Buio in corto circuito!
Buona watt-Quaresima, oranti!

Mariachiara