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Terremoto Juan Pablo

9 April 2018 - Senza categoria -

Ecco, quest’anno a Pasqua ho ricevuto un regalo inaspettato che mi ha commosso fino alle lacrime e mi ha lasciato un terremoto profondo che, spero, non smetta di far il suo lavoro di smottamento… Il regalo si chiama Juan Pablo ed è un bambino che ha partecipato alla Via Crucis del Venerdì Santo a Monclova, Messico. Juan Pablo è un bambino con sindrome di Down che si è avvicinato all’attore che impersonava Gesù, proprio quando gli attori che impersonavano i centurioni romani stavano rincarando la dose con la violenza da copione, e lo ha consolato. Ecco, Juan Pablo ha fatto un gesto che, nella sua genuinità e ingenuità, è di una potenza deflagrante: il piccolo che, pur a mani nude, prende le parti al debole, vessato e torturato da chi ha ben altro che mani soltanto per offendere e fare male. Ecco, Juan Pablo, con quel suo gesto, incarna il coraggio che viene dalla misericordia quando la si lascia fluire tanto da diventare forza che fa sbilanciare in fuori senza paura anche quando, lì fuori, è pieno di potenti armati fino ai denti da… far paura. Allora mi sono chiesta: posso essere anch’io Juan Pablo? Sì, posso essere Juan Pablo in tante situazioni, oggi, da avere l’imbarazzo della scelta. Posso essere Juan Pablo quando decido di stare un po’ più con i miei figli invece che un po’ più con la mia carriera; posso essere Juan Pablo quando decido di non vendere un prodotto finanziario inquinato e rischioso solo per avere il premio che mi prospettano; posso essere Juan Pablo quando scelgo di rinunciare allo spirito della superbia che mi fa falsare carte e dati pur di raccontare storie di successo che tanto vere non sono; posso essere Juan Pablo quando preferisco la sobrietà allo sfarzo; posso essere Juan Pablo quando insegno ai miei figli a non scappare di fronte alle difficoltà anche quando costano tanta fatica e tanta tenacia; posso essere Juan Pablo quando mi impegno per onorare e difendere i valori e le tradizioni in cui mi riconosco quando vengono sminuite o ridicolizzate dal relativismo culturale a senso unico. Ecco, poi, dopo tutto questo, mi sono detta: Juan Pablo, però, tu sarai sempre un passo avanti a me perché è proprio quel cromosoma in più che ti rende capace di slanci al millisecondo quando, invece, a me servono anni di allenamento… Allora, Juan Pablo, la prima scossa che mi lasci è la certezza della potenza che viene da persone come te e di cui, ancora oggi, dobbiamo imparare a far tesoro. E vuoi saperla una cosa, caro amico? Proprio quando lo smottamento del tuo gesto mi scombussolava dentro scomodando tante mie certezze, arriva una mail da Udine: è nata una piccola cellula IO in un centro di riabilitazione per bambini e ragazzi con disabilità. Come dire: tenetevi pronti a scosse di grazia potentissime!
E, allora, grazie Mamma Celeste per tutto quello che fai per IO. E grazie anche a te, Juan Pablo!

A qsto link trovate il video di Juan Pablo
http://www.europapress.es/desconecta/viral/noticia-nino-sindrome-down-cuela-viacrucis-acariciar-dar-consuelo-jesus-camino-calvario-20180405094348.html

1 Commenti
  • MauroReply

    uahoo ... grazie della scossa Maria Chiara, e grazie a Juan Pablo perchè ci ricorda che, a chi è come loro sono spalancate le porte dei Cieli.
    Buon lavoro IO

    10 April 2018

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