Quando ha bussato alla mente, sembrava quasi un azzardo proporla. E, invece, l’adorazione notturna con San Giuseppe è stata un’esperienza potente e grandiosa. Non è la prima volta che lo sperimento: Dio ama il (santo) azzardo ed io devo ancora imparare a non spaventarmi quando si presenta al cuore ed alla mente. Peraltro, è ormai regola scientifica indiscutibile: Gli piace giocare tanto più duro quanto più la situazione è difficile ed umanamente (apparentemente) inestricabile. Ecco, in queste situazioni, bisogna imparare a fare, con Dio, come quelli che fanno bungee jumping da ponti che togliti di sotto!: lanciarsi, chiudendo gli occhi e senza paura perché è quello che vuole, vedere che ci fidiamo e ci lanciamo ad occhi chiusi osando, contro ogni umana immaginazione, a sperare e credere che Lui c’è, soprattutto nelle sfide più faticose e difficili. Stiamo vivendo quei tempi lì, quelli che piacciono a Dio perché sono tempi di stress test spirituale in cui non vede l’ora di dimostrarci la Sua presenza ed il Suo intervento, a patto che ci fidiamo. A ben guardare, stiamo entrando nel periodo dell’anno in cui riviviamo in pieno il senso di quanto appena detto: il primo che ha fatto bungee jumping da segnare la Storia per sempre è stato Gesù. Lui, Figlio di Dio, ha scelto di giocare duro per Amore perché sapeva di poter contare su Dio, perché si è fidato così tanto del progetto d’Amore di Dio da giocarsi la pelle fino alla morte di croce. Io, questo Gesù, lo adoro perché è la Persona che ci serve guardare sempre ma oggi di più, in questo tempo travagliato, in questo presente frastornato, impaurito, depresso, senza vita. Gesù è la Persona che non si è tirato indietro, la Persona che è stata di parola perché era/è Fede, Speranza e Carità in Dio e Dio è stato di parola con Lui, resuscitandoLo dalla morte per sempre. Noi siamo figli di un Dio così, che gioca la partita dell’Amore senza risparmiarsi e tanto più l’uomo gli mette i bastoni fra le ruote, tanto più si spende per salvarlo. Allora va da sè che, per un Dio così, vale la pena giocarsi la vita anche e soprattutto quando la vita è dura, come è dura in questo momento. Con un Dio così al nostro fianco, ha ragione il Salmo 26: Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? (…) Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia. Da leggerlo tutti i giorni, un salmo così! E da leggerlo ai nostri ragazzi perché sappiano di Chi sono figli e con Chi stanno attraversando il Mar Rosso. Di chi o cosa aver paura? Non c’è cosa o persona che possa farci paura o spegnerci dentro, se siamo con Lui, se siamo in Lui. Non sono brava a giocare a scacchi ma, amici Oranti, se Dio è con noi, come solo Lui sa stare con noi, e noi siamo in Lui, come dobbiamo imparare a stare in Lui, è scacco matto al Male, per quanto forte sia.
E, allora, entriamo nel Triduo pasquale con lo spirito di soldati di Cristo che accolgono la sfida del tempo presente, la vivono in tutta la sua durezza, non la rifiutano ma, anzi, con santo azzardo, la abbracciano e la offrono in espiazione dei peccati e per la conversione dei potenti del Male. Se Dio è con noi, chi è contro di noi? Giochiamo duro con e per Dio. E sarà scacco matto al Male. Amen!
NB: ogni lunedì sera, un manipolo di Oranti temerari, recita il rosario on line alle 21. Giocate di santo azzardo e unitevi. È tempo di scelte forti. Scrivetemi a info@impresaorante.org per ricevere link
2 Commenti
Marino Rossi
Grazie per questo bellissimo Salmo e commento.
1 April 2021Emanuela
Bellissimo, ho partecipato alla veglia notturna è stato un esperienza unica.
11 June 2021