Sono giorni intensi, di ritorno alla quasi normalità dopo un’estate di “passaggio” in cui una delle nostre figlie, la seconda, si è trovata tra la vita e la morte per ben due volte con ospedalizzazione di quasi quattro mesi. La chiamo estate di passaggio perché così è stato, un passaggio stretto ma fondamentale per la mia, e nostra, vita di e da cristiani. E sono grata a Dio per questa prova che ancora non è terminata ma che, anche grazie alla preghiera ed al sostegno di tanti Oranti e non, si è fatta strada maestra. E in questa strada maestra si sono palesate tante aree di sosta in cui ho potuto maturare e comprendere tante preziose verità. La prima di tutte è che il progetto di Dio su di noi ha un senso che ci trascende e che, anche quando incomprensibile, ha un perché fondante. Basta sapersi mettere in ascolto, mettersi nella modalità “affidato” perché al tumulto della carne d’uomo subentri la pace che viene dallo Spirito di Dio che ci abita. Non è immediato ma, volendolo con tutto se stessi e chiedendolo, arriva. E quando arriva, è qualcosa che diventa parte di te, è come un upgrade interiore che ti consente di vedere la bellezza anche nel più profondo dolore, un upgrade da cui non puoi tornare indietro perché, dopo averne gustato la soavità, non vuoi perderlo. D’altra parte, ogni cosa che succede fa parte di una storia in cui siamo protagonisti ma di cui, spesso, ci dimentichiamo che il regista è Dio perché siamo suoi e Lui è nostro. Non c’è nulla della sceneggiatura della nostra vita che sia fuori dal Suo piano d’amore quando ci decidiamo a vivere con e per Lui. Ed, allora, comprendiamo anche che Dio è puntuale nel Suo operato con noi, nel permettere il piano di upgrade. Quando decidiamo di camminare con Lui, non c’è sentiero che possa spaventarci, non c’è esperienza che possa metterci nell’angolo. Siamo creature amate pertanto il dolore non è mai esperienza senza senso se lo viviamo nell’affidamento totale, perché l’Amore di cui siamo parte è assoluto, totale, perfetto e, in quanto tale, non consente esperienze inconcludenti. Quando si ama, si desidera che la creatura amata amplifichi la sua conoscenza, approfondisca il suo essere, si appropri sempre più di se stesso fino ad arrivare all’origine dell’Essenza che lo abita. Ed è questo ciò che Dio fa con noi: nel consentire passaggi stretti al momento giusto, ci accompagna a scendere fino in fondo al nostro io per trovare Lui, l’Uomo-Dio. Perché Dio è puntuale nel quando e nel cosa. Sempre. Amen
5 Commenti
Marino
Bellissimo grazie
14 November 2022Elena
Che i “passaggi stretti” e la sofferenza aiutino ognuno di noi ad avvicinarsi sempre di più a Lui ed a interiorizzare i Suoi preziosissimi insegnamenti, nella nostra piccola quotidianità!
14 November 2022Perché proprio in quei momenti difficili e “stretti” in realtà lo abbiamo più vicino ed il nostro animo si sta elevando.
Grazie molte per la condivisione, un abbraccio a tutti gli oranti!
Maria Consiglia
Grazie infinite della vostra testimonianza di fede.
15 November 2022Mauro
Grazie della condivisione MariaChiara. In unità di preghiera per tua figlia, spero che si rimetta presto.
15 November 2022Dopo la tempesta arriva sempre la quiete.
mariachiara
Grazie, caro Mauro.
15 November 2022