Confrontiamoci

Racconta la tua esperienza! Condividi la tua scommessa di Impresa Orante

Il biscotto che ci aiuta

27 June 2017 - Senza categoria -

Faccio molta fatica, spesso, a reggere la complessità del momento in cui siamo immersi. E, ancora più spesso, provo una grande frustrazione nel non poter essere d’aiuto più di tanto. Ma ogni volta che sono assalita da questo senso di sconforto, mi sopraggiunge in aiuto una persona o un fatto che è quel piccolo toccasana utile a ripartire con il sorriso e la speranza. Questa volta, il mio toccasana si chiama Biscotto. O meglio Seabiscuit. Ed è un film. Ma Biscotto o Seabiscuit, se preferite mantenere il suo nome originale, non è un’invenzione cinematografica ma un film che racconta una storia vera che, guarda caso (!), mi ha offerto un sacco di spunti e ricaricato il cuore. Seabiscuit è stato un cavallo che è diventato il simbolo della resilienza e della speranza nell’America della Grande Depressione degli anni Trenta. Era un purosangue ma era piccolo, molto piccolo per il mondo delle corse dei cavalli. Così veniva, sì, allenato a correre – perché correva veloce come un razzo, eh – ma come “trainer” di cavalli della sua scuderia. Gli avevano insegnato a correre a fianco dei suoi “colleghi” per dar loro lo slancio e poi a rallentare per far vincere i prescelti, quelli su cui tutti puntavano. E Biscotto aveva imparato molto bene la lezione, eccome. Finché non succede qualcosa o, meglio, non incontra qualcuno che sa andare oltre le apparenze e vedere in Biscotto il fuoriclasse che è.
Non voglio raccontarvi, adesso, il film che, invece, vi consiglio di guardare con i vostri cari o gli amici che più hanno bisogno in questo momento. Vorrei ringraziare la Provvidenza che, anche con queste piccole vie, ci aiuta a ricaricarci e a (ri)credere che non tutto è perduto e che le cose e le situazioni che più ci sembrano difficili da cambiare, possono cambiare. Che la speranza non deve mai abbandonarci e che l’Amore c’è ed opera, nel silenzio magari, ma opera molto bene. E, allora, condivido qui con voi, cari amici di IO, alcuni buoni consigli per reggere la difficile partita che stiamo vivendo:
– scegliamo di circondarci di persone positive e che condividono una solida visione di fede: riescono, più di altre, a darci argomentazioni forti per andare oltre il momento della tribolazione;
– attingiamo alla storia della Chiesa e delle gemme che ha generato: leggiamo vite di Santi del passato e del nostro tempo perché lì ritroviamo forza e resilienza spirituale;
– adottiamo un rito giornaliero che ci metta in dialogo con Dio: la recita delle lodi al mattino, la recita del Rosario quotidiano o la lettura di passi brevi dal Vangelo sono tutti modi potenti per sganciarci dal qui che pesa e riagganciarci alla fonte della Speranza;
– riscopriamo la potenza dell’adorazione eucaristica: ci vengono proposti corsi di meditazione ogni dove quando abbiamo una ricchezza a portata di mano che dobbiamo, però, imparare a riscoprire e a “sfruttare”;
– impariamo a ricorrere al Creato quando siamo intossicati dal dolore e dalla fatica della nostra umanità. Una passeggiata nel bosco, prendersi cura di animali che vivono con noi, sdraiarsi a contemplare le stelle sono potenti ricostituenti dell’anima e del corpo;
– andiamo a visitare monasteri o abbazie secolari, in cui la preghiera ha lasciato traccia per centinaia di anni. E’ rimasta lì e ci cura nel profondo.
Cominciamo noi, adulti e genitori/educatori, a corazzarci.
Nei prossimi interventi qui, ci aiuteremo anche con suggerimenti utili a corazzare i nostri figli.
Chiudo con una frase illuminante del nostro film di cui sopra:
“NON PRENDIAMO UNA VITA E LA BUTTIAMO VIA IN BLOCCO SOLO PERCHE’ HA QUALCHE DIFETTUCCIO”
Può essere declinata in molte circostanze, questa bellissima frase, anche per il momento di fatica economica che stiamo attraversando: la vita vale sempre la pena, anche quando sembra che non sia così.
Insieme, con la preghiera, ci aiutiamo. Insieme, con l’aiuto della Madonna, ce la faremo.
Coraggio, Oranti!

0 Commenti

Leave a Reply