In questi giorni di preparazione al Santo Natale, ho cercato più volte il silenzio ma senza grande successo, a dirla tutta… L’ho trovato questa sera, dopo una giornata di festa con la mia famiglia a casa della mia zia anziana che ora sta dormendo nella stanza accanto. Per quella meravigliosa realtà che è la famiglia, quando c’è un membro anziano, ci si organizza affinché non sia solo mai, soprattutto durante le festività. Ed è così che ho trovato il silenzio. Ogni volta che mi trovo in questa situazione, ringrazio perché il silenzio che ascolto intorno a me è potente medicina del cuore, è balsamo, è preghiera. C’è un tempo per parlare e un tempo per ascoltare. Ed il Natale, per me, è un tempo speciale per ascoltare il silenzio, ma non un silenzio qualsiasi. Il silenzio del Bene che nasce e cambia la Storia, ancora una volta. Per sempre. Serve che ce lo ricordiamo, soprattutto in questi tempi bui, intrisi di sofferenza e di odio divoratore del cuore delle persone. Gesù Bimbo è quel Bene che stravolge i piani del male, li annulla, li azzera. E lo fa servendosi esattamente dei modi che il male aborre: l’umiltà e la mitezza del silenzio. Non proclami e seducenti narrazioni. Ma presenza umile e silenziosa. Il Bene non ha bisogno di strillare per essere scelto. Al contrario. Il Bene, dal momento che è ciò che è nell’essere se stesso, attrae come calamita e, come la calamita, lo fa in silenzio. Per essere efficace, il Bene, chiede solo una cosa: l’ascolto. E per un ascolto attivo serve, ancora una volta, silenzio. Ecco perché il Bene, Dio, facendosi silenzio ama farsi trovare nel silenzio. E, siccome il silenzio è una scelta, lo dobbiamo cercare, il silenzio. Lo dobbiamo volere, il silenzio. E Il silenzio di Dio è sempre un silenzio fecondo, incommensurabilmente fecondo e forte. Non si piega di fronte a nessun ricatto, a nessuna minaccia. Ecco perché, al contrario, il Male stordisce, urla, confonde, seduce, distrae. Perché sa molto bene che l’uomo, se riesce a fare esperienza di silenzio fecondo, trova lì la fonte inesauribile per dialogare con il suo Dio e alimentare il divino di cui partecipa. E, allora, mi viene utile riportare qui una breve frase di un poeta che mi ha colpito particolarmente: <<ho bisogno di pazienza, che si trasformi in speranza, che diventi forza>>.
In fondo, la pazienza è il silenzio del giusto che confida in Dio.
In questo tempo speciale, allora, chiediamo a Gesù Bimbo di insegnarci il silenzio fecondo, capace di amplificare il dialogo con Lui per fortificarci, poco per volta, nella Speranza cristiana e, quindi, nella fede. Che questi tempi di grande tsunami, umano e spirituale, trovino in noi un valido argine e una solida barriera capaci di fermare il sentimento di divisione e odio che sentiamo crescere e che non possiamo in nessun modo avallare.
Buon silenzio. Buon Natale. Amen!
3 Commenti
Marino
Grazie per queste bellissime pillole.
26 December 2021Auguri di un Santo Natale
marco
Il silenzio. Il silenzio, e il fare in silenzio, senza reagire alle provocazioni, hanno aperto una breccia di luce in una situazione famigliare non semplice. Mi resta ancora il dubbio si tratti di una arrendevolezza passiva (a volte mi sono lasciato andare... rinunciando). Certamente non si tratta di silenzio orgoglioso.
26 December 2021Per converso, un raggio di arcobaleno è entrato in tanto grigio.
L'opera silenziosa certamente aiuta a reprimere l'orgoglio (usualmente buono per reazioni che non seminano) e a richiamarci all'umiltà, anche quando siamo sotto tiro.
Il silenzio. Il silenzio ha aperto uno spiraglio dove prima vi era una camera stagna.
Tiziana
"La pazienza è il silenzio del giusto che confida in Dio".
Troppo bella! L'ho messa in un post it sul desk top, per ricordarmelo nel 2022!
A tutti (me compresa) auguro tanta pazienza e silenzio!
Grazie Tiziana
27 December 2021