Nei giorni scorsi, ho dovuto portare la mamma in ospedale per un intervento programmato. L’ospedale che l’ha ospitata è un edificio di 15 piani che svetta lungo il corso del Po in uno dei tratti più affascinanti della mia Torino. Per il poco tempo che mi è stato concesso di stare in attesa di notizie, sono stata in un’area vetrata da cui si poteva ammirare un panorama meraviglioso all’orizzonte, senza limiti. Abbassando lo sguardo, macchine, piante, strade, persone diventavano irrimediabilmente piccole piccole. È stato un momento prezioso, quell’osservare dall’alto ed ho pensato, per un nanosecondo, che, in fondo, è così che vede Dio, come da un grattacielo altissimo dove tutto si ridimensiona, dove il particolare diventa dettaglio in un quadro molto ma molto più ampio. Non voglio, con ciò, sminuire il dramma che sta attraversando l’umanità tutta ed il nostro meraviglioso Paese, in particolare. La mia vuole essere, al contrario, un’áncora, amici, un’áncora per la nostra mente e per il nostro cuore. È urgente imparare a guardare le cose del mondo, e quello che ci sta accadendo, con lo sguardo di Dio che vede le cose da una prospettiva che non è quella miope di noi uomini e donne. Se impariamo a fare nostro questo atteggiamento mentale e di cuore, è un balsamo per il nostro corpo e per la nostra anima. La complessità e la durezza di quanto sta accadendo ed accadrà non riusciremo a reggerle se non cambiamo punto di vista, se non impariamo a far funzionare dentro di noi la verità che ciò che vediamo non è tutto ciò che capita. C’è molto di più e quel molto di più è potente e meraviglioso perché è l’azione dello Spirito Santo nel mondo che, in modo misterioso ma preciso, non perde tempo e trasforma, medica, feconda, colora, scalda, illumina, rappacifica, rafforza, riempie e prepara i tempi alla vittoria definitiva di Dio. Siamo chiamati a diventare mistici dal grattacielo ovvero persone capaci di essere in intima unione con la sorgente del nostro bene e della nostra forza, Dio, per essere persone capaci di speranza oltre ogni speranza. Sono convinta che la Madonna ha in serbo grandi cose per tutti noi che ci fidiamo ed affidiamo a Lei. Sono certa che aver ispirato IO cinque anni fa Le ha consentito di operare in Italia secondo un piano a noi non ancora del tutto chiaro ma che, presto, comprenderemo meglio. Serve solamente essere mistici dal grattacielo per mantenere quella fiducia da bambini che ci chiede Gesù, una fiducia che ripara dal dolore e dalla paura e ci rende capaci di sognare e di fare il bene anche in mezzo alla tempesta.
Ed allora, amici di Io, avanti tutta senza paura! Per concludere in bellezza, vi lascio ad una bellissima e brillante riflessione di don Alberto Ravagnani proprio sull’importanza della preghiera e vi aspetto per recitare il rosario IO insieme venerdì sera alle 21 on line! (scrivete a info@impresaorante.org per sapere come partecipare!)
Pregare non è una perdita di tempo! https://www.youtube.com/watch?v=InP0CkEnmi4
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