Quando le cose si fanno difficili, quando il lavoro fatica o manca, non molliamo: diamoci da fare per fare tutto quello che è nelle nostre forze e poi (af)fidiamoci… Quant’è difficile in una società che spinge a voler sapere tutto e ad avere tutto sotto controllo! Ma – ce lo siamo già detto qui – la complessità dei tempi in cui viviamo ci è d’aiuto, se volete, ad essere ‘bambini potenti’ ovvero persone che si (af)fidano. Siamo schiacciati dalla preoccupazione? Ripetiamo senza stancarci: GESU’, CONFIDO IN TE! Siamo angosciati dalla mancanza di lavoro? GESU’, CONFIDO IN TE! Ripetiamolo con la stessa convinzione dei bambini che desiderano qualcosa di buono dalla loro mamma e dal loro papà. GESU’ CONFIDO IN TE!
E’ l’arte della cedevolezza, quella che serve imparare, in momenti difficili. Dare il massimo e poi lasciare spazio a Dio. E, qui, ci viene in aiuto, di nuovo, il nostro amico Thomas Merton…
Non appena avrò uno spazio utile, vorrò scrivere sul muro questa sua bellissima preghiera, dolce consolazione ma anche profonda verità.
Se voi il muro lo avete, scrivetela a caratteri grandi e in un luogo ben visibile, così che possa essere letta, ogni volta che serve. Così che possa guarire il nostro cuore agitato.
‘Io, Signore Iddio, non ho nessuna idea di dove sto andando. Non vedo la strada che mi sta davanti. Non posso sapere con certezza dove andrò a finire. Secondo verità, non conosco neppure me stesso e il fatto che penso di seguire la tua volontà non significa che lo stia davvero facendo. Ma sono sinceramente convinto che in realtà ti piaccia il mio desiderio di piacerti e spero di averlo in tutte le cose, spero di non fare mai nulla senza tale desiderio. So che, se agirò così, la tua volontà mi condurrà per la giusta via, quantunque io possa non capirne nulla. Avrò sempre fiducia in te, anche quando potrà sembrarmi di essere perduto e avvolto nell’ombra della morte. Non avrò paura, perché tu sei con me e so che non mi lasci solo di fronte ai pericoli.’
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