E’ da tempo che ci stavo pensando ma ogni volta che stavo per cimentarmi nell’elogio delle pulizie casalinghe, qualcosa mi ha sempre distratto e portato lontano dall’intento. E siccome poco fa è di nuovo capitato, questa volta ho colto al balzo l’occasione: mollato mastro Lindo al suo destino, mi sono fiondata al pc. Insomma, vi tocca leggere l’elogio delle pulizie, adesso! Parrebbe una barzelletta ed, invece, è cosa serissima… Il tempo delle pulizie può essere, infatti, tempo di meditazione profonda, tempo di preghiera e quindi tempo per stare con la parte più intima di noi stessi. In una contemporaneità che ha annullato la percezione del tempo ed il valore dell’attesa, anche il fare le pulizie può essere un bell’esercizio per riappropriarsi dell’esperienza del tempo e usarla a nostro favore. Ma proprio le pulizie??? Proprio le pulizie. Per la ripetitività delle procedure e dei gesti, per la lentezza che richiede la pulizia del particolare, per l’apparente inutilità del togliere la polvere che tanto poi si riforma. Fare le pulizie mi allena a tornare sulle cose ancora e ancora e ad avere ogni volta la possibilità di migliorare un pezzettino del processo e, nel contempo, un pezzettino di me stesso. In un mondo fluido, liquido, dove tutto scorre inesorabilmente senza che si riesca a prestare troppo attenzione al dettaglio e a reggere la frustrazione dell’attesa o ad apprezzare il ‘fare di nuovo’ o cogliere il valore della fatica, sante pulizie che aiutano a tornare sempre al punto di partenza e, da lì, ripartire per giungere allo stesso obiettivo. Sante pulizie che, richiedendo un livello di pensiero davvero minimo, lasciano spazio alla nostra mente di connettersi col cuore e raggiungere l’Oltre. Tante volte, nel fare le pulizie, trovo la chiave di lettura per affrontare meglio situazioni difficili, individuo un tassello fondamentale per comprendere meglio una persona, mi prendo il tempo per fare i conti con una ferita ‘dentro’ e trasformarla o, bellissimo, mi si squarcia la mente e, d’un tratto, il senso di qualche preghiera mi viene a trovare…
E poi c’è il valore economico delle pulizie. Ma questo sarà argomento di altro post…
Per adesso, mi godo l’armonia dell’ordine. E aspetto il prossimo appuntamento con – è proprio il caso di dirlo – le sacro sante pulizie.
Buona notte!
1 Commenti
Riccardo Vittadello
E così Maria Chiara, le pulizie usate per far deserto sulle attività veloci e più impegnative della quotidianità.
Usiamole per ricondurci all'attività motoria e manuale, per riassaporare il profumo del pulito quando terminate.
Un pò come entrare nel letto appena fatto e con le lenzuola cambiate.
Sono questi piccoli gesti che restano impressi e scolpiti nella nostra mente avendo ipnotizzato il tatto e l'olfatto
Un grosso abbraccio
28 July 2016