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Tempo di Pascal

7 March 2025 - Dio, fede, opere, Pascal, scommessa -

Sono tempi pazzeschi per l’umanità tutta, questi… Riflettendo tra me e me e cercando di indagare la volontà di Dio in tutto questo, mi sforzo di capire quale sia la parte che posso fare davanti a tutto ciò che sta accadendo e su cui mi è impossibile intervenire. Il primo pensiero, di fronte a tanta follia, sarebbe la paralisi.  E, allora, mi viene in soccorso Pascal e il senso della sua scommessa sulla vita. La ricordo qui per tutti perché, credo, sia proprio il suo momento, questo. La scommessa di Pascal dice questo: se scommetto sul fatto che Dio esista o non esista e gioco tutta la mia vita su questa scommessa, succede che: per chi ha fede e scommette che Dio esista, sta scommettendo su infinito rispetto al futuro; pertanto, se Dio esiste, vince infinito; se Dio non esiste, perde zero. Chi, invece, è ateo e scommette che Dio non esista, sta scommettendo su zero, rispetto al futuro. Pertanto, scommettendo su zero, se vince, vince zero e se perde, perde meno infinito. Quindi, dice Pascal, anche solo per la legge della probabilità, la decisione razionale è scommettere sull’esistenza di Dio, in quanto «se vincete, guadagnate tutto; se perdete, non perdete nulla». Perché ci serve ricordare la scommessa di Pascal proprio in questi tempi?
Perché, mutuando il ragionamento e portandolo alla nostra quotidianità fatta di scelte, anche importanti, sul futuro nostro, della nostra famiglia e della comunità di cui siamo parte, e non potendo non essere in questo mondo, in questo tempo, e non potendo, in quanto cristiani, sottrarci a fare il meglio che possiamo nel limite che ci definisce, conviene essere animati dal senso di questa scommessa: operiamo con indefessa determinazione per il Bene che ci abita perché, se le cose andranno bene, avremo contribuito fattivamente a incarnare la fede con la gioia ed i frutti che ne deriveranno, tutto a gloria di Dio; se le cose andranno per il peggio, invece, sapremo di aver fatto il meglio che era necessario fare per rispondere a quella vocazione che ci anima, ovvero portare Dio nel mondo attraverso la testimonianza di un Bene che ci supera, anche, e soprattutto, quando il buio imperversa.
Tirando le somme, allora, possiamo ben dire che, in tempi folli, solo credendo in Dio possiamo lavorare a progetti (stra)ordinari senza paura, sapendo che, comunque vada, in ottica eterna, avremo guadagnato più dall’averci provato che dall’averci rinunciato. Blaise sarebbe d’accordo. E lo ringraziamo per averci donato una ragione, anche matematica, per continuare ad aver speranza contro ogni evidenza. Sursum corda semper! Amen!

4 Commenti
  • VINCENZO DE SARROReply

    SPES CONTRA SPEM!

    7 March 2025
  • MariachiaraReply

    Amen!

    7 March 2025
  • ElenaReply

    Grazie per questa riflessione che mi ha riportato a mente il caro Pascal. Pronti a scommettere e testimoniare!

    13 March 2025
    • mariachiaraReply

      Sempre! Ciao, Elena!

      17 March 2025

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