Era la vigilia della Quaresima di quattro anni fa quando è nata IO. Mi commuove il pensiero che siano già passati quattro anni da che camminiamo insieme, seguendo il sentiero che ci ha tracciato Maria, passo dopo passo, facendo del nostro meglio per arrivare dove Lei desidera che si arrivi.
Quest’anno, più degli anni scorsi, è tempo di meditare l’invito di “piccoli passi per volta”. Uno degli insegnamenti più preziosi che la preghiera mi ha aiutato a comprendere, è la bellezza di saper attendere, di non aver paura di una vita che, all’apparenza, va piano nella composizione dei suoi vari tasselli. La velocità dei nostri tempi è uno dei nemici da cui difenderci con maggior determinazione perché impedisce la contemplazione di quanto sta accadendo, dentro di noi ed intorno a noi. E contemplare implica prestare un’attenzione alle cose che sa di Cielo, avere una lettura della realtà che va oltre l’umana visione di ciò che ci si para davanti. E, molto spesso, è proprio il procedere piano che ci consente di “trovare” la strada, di imbucare la via che avremmo rischiato di sorpassare procedendo veloci. E’ un allenamento da agonisti della Bellezza, quello dei piccoli passi per volta. E non vuol dire essere indolenti o essere pigri. Al contrario. Richiede una fermezza da giganti, il fare del nostro meglio accettando che, agli sforzi, non corrisponda immediatamente il risultato che desideriamo e, nonostante questo, procedere. Sono molte le circostanze che mi stanno mettendo alla prova, in questo periodo, su questo versante… E non vi nascondo la frustrazione che spesso mi assale, in questi casi. Ma un giorno, proprio grazie a questi continui intoppi nello slancio di aiutare persone nel bisogno, mi sono schiantata come si schianta una macchina ai 300 km/h. Ho capito che la mia frustrazione era conseguenza di uno spazio occupato impropriamente da me invece che da Dio, di un’azione che era ansiosamente portata avanti per ottenere il risultato sperato, in buona fede, ma calcolato solo sulla mia forza. Ecco, quel giorno, ho capito che così non funziona e mi sono tornate alla mente, potenti come non mai, le parole di Gesù: chi rimane in me ed io in lui, fa molto frutto, perché senza di me, non potete far nulla. Ed ho compreso che è bellissimo. Ho compreso che non c’è libertà più grande di colui che è capace di fare tutto il meglio che può, senza risparmiarsi ma lasciando la regia a Dio. Aiutandosi, magari, passo dopo passo, dicendo: Gesù io confido in Te!
Buon cammino di Quaresima, Oranti!
2 Commenti
Tania
Ciao, Mariachiara. E' sempre un piacere leggere la tua pillola mensile. Questa di oggi, poi, ha un sapore diverso.
20 March 2019Sarà che anch'io, in questa Quaresima, anziché partire in quarta con mille propositi e poi non seguirne nessuno, stò seguendo dei piccoli passi, ispirati dallo Spirito Santo. Ad esempio, prima della Quaresima avevo la brutta abitudine, dopo il Segno della Croce, di iniziare la giornata sorseggiando il caffè e catapultandomi su Whatsapp e Facebook e dopo la preghiera mattutina; mentre, adesso, inizio la giornata dando il buongiorno a Dio con il Segno della Croce, poi dò spazio alla preghiera (però dopo il caffè sennò non carburo)e poi dò uno sguardo veloce ai social. Il venerdì stò cercando di evitare la capatina sui social ( non è molto, ma almeno riesco ad essere fedele in questi piccoli gesti).
Per quanto riguarda il tuo senso di frustrazione, capita anche a me sentirmi così e, ogni qualvolta, lo Spirito Santo mi ricorda le stesse parole di Gesù che hai menzionato tu.
Che dire? Grazie come sempre e buon cammino di Quaresima anche a te.
Ps posso pubblicare ( sempre a proposito di social :D ) questa pillola?
Un abbraccio.
Mariachiara
cara Tania,
20 March 2019certo! condividi a manetta! :-) Buona Quaresima di piccoli passi!