Ogni percorso che intraprendiamo, nel solco della Chiesa, per crescere nella fede e nella conoscenza delle cose di Dio, lascia sempre una preziosa eredità da poter mettere a frutto. Ho camminato per anni, in gioventù, nel Rinnovamento nello Spirito e lì ho imparato una lezione che mi accompagna ancora adesso: nel tempo della prova, loda. Sembra un paradosso e, umanamente parlando, lo è. Ed è forse questa la ragione per cui, ancora adesso, fatico a renderlo completamente mio, questo prezioso insegnamento. Quando la vita si fa difficile intorno a noi, abbiamo la tentazione di concentrarci sul meno che ci viene a ostacolare e, così facendo, non facciamo che peggiorare la nostra posizione, spirituale e mentale. Entrare nella disposizione d’animo della lode è, al contrario, un’ottima strada per ricordarci che non siamo abbandonati in tutto ciò che ci succede perché Dio, che ci ama profondamente, non è fuori dalla (nostra) Storia ma è sempre presente nella Storia, anche quando meno lo “sentiamo”. Lodare Dio e ringraziarlo quando siamo in grandi o piccole difficoltà ci libera nel profondo e ci fa attingere alla forza di Bene che ci abita e che diventa propulsore per risollevarci. Ecco perché è fondamentale imparare a fare nostra questa disposizione d’animo e stare molto attenti ad intercettare ogni pensiero che viene in senso contrario e rifiutarlo. D’altra parte, è un grande insegnamento della Chiesa quello che ci suggerisce di adottare esattamente il comportamento contrario al peccato o al vizio che ci attanaglia. Quando ci facciamo prendere dallo scoraggiamento e dalla malinconia profonda, manchiamo, infatti, di Speranza cristiana che è proprio quella fornace che scalda il cuore e lo spirito per dar loro la giusta spinta per reagire e non soccombere. Naturale ed umano provare fatica e scoraggiamento ma lo Spirito che abita in noi deve avere l’ultima parola lasciando operare la Speranza. La Speranza cristiana non è, infatti, ingenuità o superficialità. Sperare cristianamente non significa dare per scontato che tutto andrà bene (lasciamo questi slogan alla cialtroneria del mainstream, questo), significa piuttosto essere intimamente convinti che tutto ha un senso e che nulla di ciò che succede è inutile nel piano di Salvezza di cui siamo parte. Quindi, coraggio, Oranti! Il tempo è difficile, al limite dell’impossibile per alcuni versi. Sia affrontato con spirito forte grazie a preghiera ed adorazione e lode alla potenza di Dio! Al S. Rosario online del lunedì sera, concluderemo sempre con le Litanie Lauretane proprio per aiutarci in questo cammino di lode. La nostra Sovrana è potente alleata in questo tempo di battaglia e la lode per tutte le Sue meravigliose virtù è schianto al male e potenza di bene per il nostro cuore.
A coronamento di quanto scritto sopra, qui vi riporto un bellissimo estratto dal libro ” La Vergine Maria e il diavolo” di padre Bamonte, Presidente dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti:
<<(…) Un altro giorno, mentre pregando invocavamo insistentemente la Madonna con il titolo di Madre dell’Eucaristia, il maligno se ne viene dicendo: “Lui e Lei sono inscindibili. Non sapete fino a che punto invocarla significa invocare Lui: sono una cosa sola. Lui se l’è portata via tutta intera. Nel Corpo e Sangue del Figlio c’è anche il corpo e sangue della Madre. Non poteva essere diversamente: s’è formato in Lei. Conoscete la biologia? Sapete cos’è il dna? Loro sono una cosa sola. Lui è nato da Lei e Lei è nata da Lui. Non sono mai stati divisi. Sono sempre stati uniti. Prima che Lei Lo concepisse, Lui era già in Lei; prima che Lui nascesse, Lei era già in Lui. Lei è stata la prima a donarsi. Lui portava in Sé il sangue e la carne di quella donna meravigliosa, troppo meravigliosa per essere sopportabile da noi, che non possiamo niente contro di Lei. Quando celebrate quella che voi chiamate Messa, c’è Lei con Lui.>>
Tempo di Lode, allora, Oranti, perché la lode è esorcismo potente. Siamo figli di Re! Il male non vincerà!

Mariachiara