Le ragioni per preoccuparsi o per avere il cuore pesante non mancano, di questi tempi ma, proprio in queste situazioni, bisogna fare come quei funamboli che camminano ad altezze importanti nella certezza che, qualsiasi cosa accada, esiste una rete, sotto, che protegge. Si chiama “rete anticaduta” ma la ribattezzerei, piuttosto, “rete salvavita”. La rete, nel nostro caso però, non è quella a maglie di nylon che aspetta i funamboli che cadono… La nostra rete è fatta di quelle piccole grandi cose che, se facciamo ben attenzione, scaldano il cuore e lo consolano e lo accarezzano e aiutano a ricaricare le batterie dello spirito perché non si spenga per troppo affanno o troppa fatica o troppa paura. Quelle piccole grandi cose che abitano il nostro quotidiano o fanno capolino d’improvviso senza che ce lo aspettiamo e portano, con la loro piccola grande presenza, una ventata di Dio. Ma serve prestare attenzione, mettersi in attesa della nostra rete salvavita perché, spesso, si nasconde tra il flusso vorticoso della giornata e rischia di non essere colta. Del resto, la sua è una presenza silenziosa, fatta di segni o di parole o di situazioni che non sbraitano per farsi notare ma ci sono, sono lì per sollevare il nostro cuore affaticato così che torni a guardare il Cielo. Perché il Cielo c’è sempre ed è sempre oltre tutte le nostre preoccupazioni e fatiche. Basta cercarlo e, poi, lasciare che si faccia spazio nel nostro cuore. In questi giorni, la mia rete salvavita, ad esempio, sono state le nostre galline ovaiole. Quattro signorine baldanzose che hanno cominciato a fare le tanto attese uova dopo mesi di trepidante attesa. Ecco, sono state loro il sorriso di Dio, in queste ultime mie giornate un po’ complicate. Sono un balsamo di gioia e tenerezza che si rinnova ogni giorno e che, ogni giorno, mi aiuta a comprendere, una volta di più, quanto sia impregnata di Dio ogni più piccola esperienza che abbia a che fare con la Sua Creazione. Dio ci ha donato proprio tutto ciò che serve per custodire il nostro cuore vicino al Suo, foss’anche il chiocciare di quattro galline ed il prodigio di un uovo. Non serve, dunque, andare chissà dove per trovare la vera pace e la vera gioia. Basta lasciare che la meraviglia delle piccole grandi cose di Dio si faccia strada nel nostro cuore e, voilà! eccola lì la rete salvavita di cui tanto abbiamo bisogno. Non è lontano. Fateci caso. Amen!

Mariachiara