A volte ci caschiamo senza rendercene conto: pensiamo a Dio come a un dio in taglia very small, striminzito, anoressico. Sarà che i tempi sono quelli che sono, sarà che quello che capita intorno a noi non sa proprio di ‘cosa grande’ ma tant’è. Così succede che quando pensiamo a Dio in ‘formula ridotta’, ci sentiamo ‘ridotti’ dentro, striminziti anche noi, come un vestito senza corpo che lo riempia. E invece no, cari Oranti! Dio è immenso che più immenso non si può e va oltre le nostre piccole misure e povere categorie. E’ un Dio che sa già tutto ‘prima’ quello che desideriamo dirgli e chiedergli, che conosce i grandi problemi che ci attanagliano fin nei minimi particolari così non importa se non riusciamo a entrare nei dettagli noi, nel raccontarglieli. E non si demoralizza dei nostri mille tentennamenti quotidiani, delle nostre retromarce e di quelle nostre paure che ci lasciano impantanati nella dimensione del very small che è la peggiore tentazione in cui possiamo cadere di questi tempi. Dio è oltre. Dio è sopra di noi e oltre noi ma fortemente accanto a noi. Facciamola nostra questa verità, facciamola diventare la nostra preghiera quotidiana, il pensiero che ci sveglia al mattino e ci corica la sera. Dio è immenso. Perché quando pensiamo a Dio in questa ‘formula abbondante’, nulla ci fa più paura, tutto appare come un sassolino facile da superare e non come un masso impossibile da spostare. Questa è la scommessa che vogliamo fare, Oranti: pensare all’immensità di Dio almeno una volta al giorno e subito, come un rimedio prescritto dal medico, non appena ci assale la tristezza o l’angoscia. E chi è più bravo a pensarlo quasi naturalmente, aiuti chi fa un po’ più di fatica. Mai come in questo caso, lasciamo da parte la taglia very small e indossiamo la extra large. E’ la taglia di Dio. E ci fa star bene.
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