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Tra Cielo e terra

16 September 2024 - cielo, contemplazione, Cristo, Formazione, Meditazione cristiana, morte, Preghiera, terra, vita -

Sono giorni intensi, giorni di domande spesse, domande che hanno il potere di sconquassare dentro, se non avessi in me l’ancora della fede con cui sono stata cresciuta. Mai come in questi ultimi tempi, la vita mi ha portato a riflettere dove stare, dove decidere di giocarmi la partita. Più volte, in questo tempo che è passato dall’ultima Pillola IO, sono stata chiamata a scegliere tra Cielo e terra, tra ciò che insegna l’esempio di Gesù e quello che insegna il mondo. Sono un impasto di polvere ma abitato dalla scintilla di Dio ed, allora, quella polvere, che a volte tenta di prendere il sopravvento, lascia spazio alla luce che viene dall’Infinito di quel Dio che ha deciso di farsi piccolo per farmi grande… Sono tempi difficili, quelli che stiamo attraversando. Tempi in cui la terra, con le sue logiche (dis)umane, parrebbe avere la meglio sull’incommensurabile meraviglia e trasparenza del Cielo. Tempi in cui la pesantezza del fango della menzogna pare affossare gli animi e spegnere la speranza in tanti cuori. Ma noi, come figli di Dio, seguaci di Cristo, possiamo farci travolgere da questo sentire? Possiamo lasciare che il peggio della dimensione terrena abbia la meglio sulla nostra vita e quella dei nostri cari? La domanda è, naturalmente, retorica: no, non possiamo. Anzi, non vogliamo. Ci sono momenti in cui serve sapere come orientare bene il nostro pensiero ed il nostro cuore ed avere i muscoli della volontà ben allenati per scegliere l’unica via possibile in tempi di prova: Dio e la Sua legge d’Amore che è perfezione, pienezza di verità, baluardo sicuro. Tanto più la vita ci mette alla prova, tanto più deve prevalere il Cielo dentro di noi. San Giovanni Bosco diceva così: <<Camminate con i piedi per terra e con il cuore abitate il Cielo>>. Siamo in questo mondo per essere testimoni di un altro Mondo che è la nostra vera destinazione, la nostra vera Patria. Il mondo con la “m” ha il sopravvento su di noi solo se e quando lasciamo che sia la terra la nostra ultima méta, la nostra ultima dimensione. Il mondo con la “m” non può nulla su di noi se è il Cielo ciò per cui decidiamo di vivere. Sia quel che sia, succeda quel che succeda, siamo abitati da una pace profonda che ci invade e ci sostiene, anche di fronte a prove grandi, e ci conduce, passo passo, a comprendere che tutto ciò che viviamo non succede per caso. Sto assistendo una zia molto anziana, allettata, ormai pelle e ossa. Ecco, devo ringraziare di questo tempo e della fatica che comporta perché accompagnare chi è sul punto di nascere alla vera vita è, di fatto, un privilegio. Partecipare alla sofferenza, cercando di alleviarla ma sperimentando, al contempo, l’impotenza umana, è un privilegio. Vedere, toccare, ascoltare la vita che si sta staccando dalla terra per aprirsi al Cielo è quanto di più potente possiamo sperimentare per comprendere che non siamo fatti SOLO per compierci in questa dimensione. Siamo fatti per qualcosa di più grande che va oltre ciò che viviamo qui, qualcosa che ci dona una dignità infinita perché divina. E lo possiamo sperimentare con piena consapevolezza quando siamo esposti agli estremi della vita: l’evento della nascita di una nuova creatura ed accanto ad un malato terminale. In questi momenti, vince il Cielo dentro di noi, Dio ci riempie della Sua verità. Non è un caso che si voglia eliminare dall’esperienza umana questi due momenti di speciale incontro con il Cielo, si incredibile sintonizzazione con il divino che ci abita. Mia zia, qualche giorno fa, con un filo di voce e con la fatica di articolare anche solo poche parole, mi ha chiesto di metterle al dito l’anello più bello che mio zio, amore di una vita, le regalò. Un dito dalla pelle ormai trasparente e che, secondo la logica del mondo, non serve più a nulla, si è trasformato, d’improvviso, in un potentissimo ponte verso l’eternità, verso il “per sempre” che ha pronunciato anni fa ed in cui ha creduto. Lo stesso per sempre di cui entriamo a far parte con il Battesimo. Tra Cielo e terra, un anello per dire che siamo fatti per l’eternità. Amen!

2 Commenti
  • LorellaReply

    Che bella storia MChiara. Una luce meravigliosa in un momento che mi sembra di capire essere difficile.
    La speranza che solo la fedeltà può dare.
    Grazie

    16 September 2024
  • MauroReply

    Grazie Maria Chiara. "Piedi per terra e cuore rivolto al Cielo" . Già. proprio così dovremmo vivere da cristiani.
    Un abbraccio.

    17 September 2024

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