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di cuori e di scale

20 May 2018 - Senza categoria -

Qualche giorno fa, mi imbatto in una di quelle news che lasciano senza fiato e il cuore senza battiti: un giovane papà perde il lavoro, viene sfrattato e finisce col vivere in macchina con moglie e tre bimbi. Mi metto in cerca di riscontri in rete per verificare l’attendibilità della notizia e, sì, è proprio così… Da lì messaggi a destra e manca per capire come fare per incontrarlo (in che parcheggio di Torino si sistemano per la notte???) ma è sera tardi e devo rimandare al giorno dopo. Così, al mattino seguente, torno sul profilo FB del giornalista che ha scritto la storia di questa famiglia dei giorni nostri e scopro che è inondato da messaggi di gente disposta ad aiutarli chi offrendo un lavoro, chi offrendo una casa, chi del cibo, chi dei vestiti. Insomma, amici, una cascata di generosità travolgente. E’ stata una pillola potentissima di speranza, leggere tutte quelle offerte d’aiuto, e la prova che la crisi economica, con i suoi risvolti cinici, non ha vinto, no non ha proprio vinto: ci sono cuori che funzionano ancora benissimo e che spingono ad agire senza perdere tempo. Anzi, vorrei dire che, ancora una volta, abbiamo la prova provata che quando abbonda il dolore, l’azione dell’Amore si fa ancora più sorprendente, arrivando a smuovere ciò che pare immobile, a rigenerare ciò che pare morto. D’altra parte, il Male è stato già sconfitto e, anche se si ripresenta ogni volta con rinnovata crudeltà e forza, non prevale. Mai. Questo è importantissimo da tenere a mente, soprattutto in tempi come quelli che stiamo attraversando. Il Male ed il Bene non sono sullo stesso livello. Il Bene è superiore al Male, sempre e comunque. Noi, infatti, non siamo (stati) lasciati in balia del Male: la virtù della Speranza esiste proprio perché il Male è (stato) sconfitto, diversamente la Speranza non esisterebbe. E siccome la Speranza è l’antidoto, di natura trascendente, al virus della disperazione che trova la sua anticamera più feconda nella patologia della depressione, come possiamo farla funzionare bene, allora? Rimanendo agganciati alla Sua fonte, Dio, attraverso la fune della preghiera. Che piaccia o no, senza la preghiera, le cose si fanno decisamente più difficili soprattutto quanto l’assedio dello spirito è tanto opprimente da non lasciare vie di fuga.
Tanto per rendere l’idea, possiamo paragonare l’azione della Speranza, nella vita degli uomini, alla funzione delle scale di risalita dei pesci nei corsi d’acqua: in presenza di dighe artificiali su un corso d’acqua, i progettisti prevedono sempre quelle che vengono chiamate “scale di risalita” ovvero vasche a mo’ di gradoni che possono essere utilizzate dai pesci per percorre la corrente, in salita o in discesa, superando, così, l’ostacolo che si è frapposto al corso naturale del fiume. Le scale di risalita sono, dunque, una sorta di corsia preferenziale che salva la vita ai pesci. Ecco, allora, il nostro compito di cristiani attivi e Oranti fedeli è questo: alimentare la Speranza nei nostri cuori con la preghiera, affinché diventiamo capaci di generare scale di risalita per noi stessi e per chi è in difficoltà cooperando alla vittoria del Bene contro il Male.
Chi ha offerto un aiuto a quel giovane papà, alla sua sposa ed ai loro bambini, si è fatto scala di risalita.
Che sia così ogni ora del giorno anche per noi, Oranti: che la nostra vita e il nostro lavoro diventino scala di risalita per chi incontriamo in difficoltà. Amen.

2 Commenti
  • TaniaReply

    E' vero. La preghiera smuove le montagne. Buona giornata e grazie per questa nuova pillola carica di speranza e positività.

    21 May 2018
  • OriettaReply

    Grazie. Dobbiamo coltivare uno sguardo che colga il bene ... è vero è tanto di più del male ma noi spesso non ce ne accorgiamo! Se rimaniamo immersi nella relazione con nostro Signore sapremo vederlo e diffonderlo. Grazie.

    24 May 2018

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