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Espadrillas?

11 June 2015 - Senza categoria -

Diciamocela tutta: di questi tempi, per come girano le cose, ci tocca scalare le montagne. E mica quelle che uno qualsiasi di noi potrebbe scalare con un buon paio di scarpe da ginnastica! La montagna in questione assomiglia al Monte Bianco e la parete è quella più difficile e verticale che si può. Bene, detto questo, noi… che si fa? Rischiamo di salirla in costume ed espadrillas. Vi siete ribaltati dalla sedia? Meno male, siete veri Oranti 🙂 Ha il gusto della battuta, carissimi, ma non lo è. E’ il paradosso che descrive la modalità con cui rischiamo di vivere il momento che stiamo attraversando, uno dei momenti più complessi della storia dell’umanità, non solo dal punto di vista economico. Un certo modo di pensare all’uomo ed alle cose, ci propone la realtà sempre in ‘saldo’, facilmente raggiungibile, senza troppo impegno e senza un equipaggiamento speciale. E’ dura dirlo, per la mentalità comune che ci assedia, ma le cose non sono così e l’uomo, così, si mette nei pasticci. Quella che, d’ora in avanti, chiameremo ‘modalità espadrillas’ è la peggior scelta che possiamo fare per la scalata del momento. Serve equipaggiarsi bene, Oranti. Ecco perché abbiamo bisogno di riprendere la familiarità con la preghiera ed in particolare con il Rosario. E promuoverla a più non posso, questa bella e sana abitudine. Ovunque, in famiglia in primis e, come è nello spirito di IO, soprattutto nel nostro mondo del lavoro. Perché la preghiera è il gancio che ci tiene alla roccia e non ci fa cadere rovinosamente. Solo con la preghiera non cadiamo nel burrone della paura e della depressione che possono portare alla disperazione. Non ci crediamo fino in fondo? E’ tempo di provare, allora. E’ questo il momento migliore. Siamo disposti a scommettere su tutto: torniamo a scommettere sulla preghiera e sull’aiuto che ci arriva da Dio attraverso la preghiera. Così avremo l’equipaggiamento utile a reggere la salita e i compagni di scalata più fidati che ci siano: il Rosario e Maria, mamma di Gesù e mamma nostra. Solo così avremo la forza per cambiare le cose che non funzionano non perché siamo dei superuomini ma perché siamo agganciati a Chi può davvero cambiare le cose attraverso la nostra partecipazione. E’ tempo di scegliere un equipaggiamento serio. E di promuoverlo intorno a noi. Modalità espadrillas vs modalità scarponi chiodati. Non c’è partita, Oranti.  Buona scalata!

2 Commenti
  • Massimo NardilliReply

    Sono assolutamente convinto e certo del valore della preghiera, che con LUI può anche essere un'amabile chiacchierata, serena e distensiva, ma sempre senza prenderLo in giro. D'altro canto se non parliamo con LUI, in qualsiasi momento ed in qualsiasi posto.... E per quanto riguarda MARIA, altro punto fortissimo della vita, direi -magari utilitaristicamente ma in tutta sincerità- che per arrivare al FIGLIO si può sempre passare...
    attraverso la MADRE ( così mi insegnò un Salesiano tanti anni orsono)! I tempi continuano ad essere altro che duri, ignoro com'erano furono e saranno, certo che la crisi mondiale ed europea dovrebbe trovare una soluzione prima nel cuore degli uomini, se si vuole avere qualche speranza! Preghiamo.

    11 June 2015
    • Maria ChiaraReply

      Vero! Grazie, Massimo!

      11 June 2015

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