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obiettivo santa indifferenza

11 September 2019 - Senza categoria -

Ed eccoci qui, all’inizio di un nuovo anno lavorativo dopo la pausa estiva. E, come ogni inizio d’anno lavorativo, bisogna centrare molto bene l’obiettivo della nostra azione orante secondo il carisma IO. Quest’anno siamo chiamati ad una sfida di tutto rispetto: diventare campioni di indifferenza secondo le indicazioni spirituali di Sant’Ignazio di Loyola. Leggiamo le sue parole:
È perciò necessario renderci indifferenti rispetto a tutte le cose create, in tutto quello che è lasciato al nostro libero arbitrio e non gli è proibito; in modo che, da parte nostra, non vogliamo più salute che malattia, (più) ricchezza che povertà, (più) onore che disonore, (più) vita lunga che breve, e così via in tutto il resto; solamente desiderando e scegliendo quello che più ci conduce al fine per cui siamo creati (lodare, riverire e servire Dio, ndr).
L’indifferenza di cui parla Ignazio non è quel distacco dalle cose create che mi fa egoisticamente cercare la via per non avere rogne, assecondando, di volta in volta, il mio meglio per me. L’indifferenza di cui parla Ignazio è una santa indifferenza ovvero quella libertà che ci consente quel divino distacco dalle cose e realtà della vita, prediligendo a ciò che è bene per me, ciò che è meglio per Dio. Se riesco a entrare nella logica della santa indifferenza e a metabolizzarla, farla diventare il mio stile, sono pronto per seguire Gesù, mi diventano “ovvie” quelle scelte radicali che ho sempre faticato a comprendere fino in fondo e a tradurre nella vita quotidiana, mi riparo dalla trappola dell’io per diventare una carne sola con Dio. Come faccio, senza santa indifferenza, a svolgere un incarico pubblico agendo per il meglio di Dio se il mio io è sedotto dall’onore del mondo ed il prestigio? Come faccio a rifiutare la seduzione della ricchezza ingiusta, approfittando della posizione che ricopro prendendo per me ciò che, invece, è di tutti? Come faccio a oppormi all’ingiustizia, rinunciando anche al mio vantaggio personale? Se non ci alleniamo nell’esercizio della santa indifferenza, non vinciamo sulla pericolosa seduzione dell’io. Il momento che stiamo vivendo è il trionfo dell’io per il meglio per me e, come sempre nella storia, in nome del meglio per me (leggi persona, nazione, istituzione etc) si giustificano le violenze ed i soprusi più efferati. Non servono carri armati e bombe per fare la guerra e mietere vittime. Anche l’economia e la finanza, in mano a chi risponde al meglio per sé, diventano armi di distruzione di massa. Oggi abbiamo molti uomini e donne che si prestano ad essere soldati per una distruzione di massa attraverso l’economia e la finanza rispondendo al meglio per sé, succeda quel che succeda. E noi non possiamo, come cristiani impegnati, girarci dall’altra parte, fare finta di non vedere, farci andare bene le cose che fino a ieri non erano manifeste e che oggi, invece, vediamo. Siamo chiamati a mettere in pratica un serio allenamento per raggiungere la meta della santa indifferenza e darci da fare per il meglio di Dio che vorrà dire, ad un certo punto, prendere posizione lì dove siamo, lì dove lavoriamo, lì dove prestiamo servizio, lì dove viviamo, rinunciando, se serve, al nostro bene per un Bene più grande. La vita è una e va spesa per il meglio di Dio, anche a costo del sacrificio estremo.
Come allenarci? A R D è la risposta: adorazione, rosario, digiuno. Tre potentissime armi spirituali che ci consentono di arrivare a vivere con santa indifferenza ed essere, così, capaci di scegliere il meglio per Dio. Tre potentissime armi spirituali per invocare la conversione dei cuori di coloro che operano, oggi, per soggiogare, con le armi della finanzia speculativa, intere nazioni e popoli.
Perché, alla fine, tutto quello che serve capire è qui:
Guardate i gigli del campo, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, quanto più voi, gente di poca fede? Non cercate perciò che cosa mangerete e berrete, e non state con l’animo in ansia: di tutte queste cose si preoccupa la gente del mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.
Avanti tutta, allora, alla conquista dei cuori, equipaggiati dello scudo della santa indifferenza e delle armi A R D!
Amen

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